Dello stesso tenore il pensiero del presidente della Camera Penale di Nocera Inferiore, Nobile Viviano: «Sia il Presidente del Tribunale che il Procuratore sono stati obiettivi nel rappresentare tutte le problematiche. Tuttavia, mi dispiace che sia mancata la voce dell’avvocatura. Al di là dell’intervento del Presidente del Consiglio dell’Ordine, non si è parlato dei problemi del settore e non è stata data possibilità ai penalisti di rappresentare quella che è una diversa prospettiva della situazione. Far passare i magistrati come le uniche vittime è limitativo, perché ci si dimentica degli avvocati, relegati a meri spettatori. Eppure siamo protagonisti e parte del processo, subiamo i maggiori disagi da questa situazione. A Nordio – continua Viviano – non è stato detto che quelle deficienze di organico comportano un aumento del numero di processi per ogni singola udienza. Dunque, un lavoro eccessivo per il magistrato, il quale è stanco e stressato e può sbagliare, se fa dai 30 ai 35 processi al giorno. Chi subisce tutto questo? Il giudice o l’utente e l’avvocato? Secondo me, l’utente. Se avessi saputo che il mio invito era finalizzato alla sola presenza, avrei fatto come l’Anm di Salerno. Nordio già conosceva i nostri problemi, anche se ne è rimasto stupito. Eppure, a lui e al precedente Ministro abbiamo fatto diverse interpellanze. Oggi le risposte non sono sufficienti né danno la certezza che si uscirà da questa situazione, se non in tempi lunghissimi. Questo ci porterà, ancora una volta, a sacrificare la nostra dignità. Il Tribunale di Nocera non è collassato solo grazie alle energie dei giovani magistrati che abbiamo: il loro impegno è serio e costante ed è per questo che si è riusciti a sopperire alle tante mancanze. Ma non so fino a quando reggerà».